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Legenda

Johannes Gutenberg, l'inventore della stampa a caratteri mobili, era un artigiano stampatore di Magonza, in Germania. Questo sistema di stampa, che in Cina questo era già conosciuto, prevedeva l'incisione delle singole lettere dell’alfabeto su cubetti di legno che venivano composti per formare le parole e le righe della pagina. I cubetti venivano poi cosparsi di inchiostro e così era possibile, grazie all’ausilio di semplici torchi, riprodurre rapidamente e a un costo relativamente basso un gran numero di pagine.

Venezia presto si affermò come il principale centro editoriale d’Europa: nel 1500 vi operavano circa 200 tipografie. Una delle più importanti fu quella di Aldo Manuzio, un dotto umanista che si era dedicato all’attività editoriale, stampando soprattutto classici.

Tra le principali pubblicazioni che uscivano dalle stamperie di tutta Europa c’erano: libri per ecclesiastici (Bibbie, messali), libri per l’insegnamento (grammatiche, codici, opere classiche) libri scientifici e libri per l’intrattenimento (romanzi cavallereschi, raccolte poetiche).

Descrizione

A metà del Quattrocento, l’invenzione della stampa a caratteri mobili di Gutenberg cambiò per sempre il modo di comunicare degli uomini. Gli allievi di Gutenberg si spostarono per il continente diffondendo le nuove tecniche di stampa nelle città in cui si trasferirono: Strasburgo, Basilea, Augusta, Norimberga. Tutta l'Europa fu presto conquistata: è stato calcolato che nel 1500 erano già stati stampati dieci milioni di libri.

Note

La produzione libraria nel XVI secolo

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